Negli ultimi tempi si parla molto di sostenibilità del cibo e di nuovi alimenti, i cosiddetti Novel Food.
I novel food, disciplinati dal Regolamento (UE) 2015/2283 sono tutti quei prodotti e sostanze alimentari privi di storia di consumo “significativo” al 15 maggio 1997 in UE, che devono quindi sottostare ad una valutazione di sicurezza prima di essere autorizzati ad entrare in commercio. Questa autorizzazione è concessa soltanto se il prodotto ottiene il parere favorevole dell’autorità per la sicurezza alimentare (EFSA - European Food Safety Authority). Tra i novel food già autorizzati si trovano baobab, alga spirulina, semi di chia e olio di krill, solitamente utilizzati come integratori alimentari.
Un tipo di novel food non ancora autorizzato perché ancora oggetto di ricerca scientifica è la cosiddetta carne coltivata o culturale, che non deriva dalla macellazione di animali. Si tratta di carne vera e propria, prodotta in laboratorio, dalla replicazione di cellule prelevate da animali che non verranno mai macellati.
Il metodo di produzione è semplice: le cellule vengono prelevate dal muscolo dell'animale (manzo, maiale, pollo, tacchino, pesce, crostacei) e fatte replicare in bioreattori come quelli usati per fare lo yogurt o la birra. In poche settimane queste poche cellule generano circa 100 grammi di carne coltivata. Il sistema portato su scala industriale sarà in grado di produrre da una sola cellula 10 mila chili di carne.
La carne prodotta ha la stessa consistenza della carne tradizionale, mentre la forma e il gusto variano a seconda delle preferenze.
Al momento il commercio della carne coltivata è autorizzato a Singapore, negli Stati Uniti e in Israele. In Europa il prodotto dovrà superare prima il parere tecnico dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) e poi quello della Commissione dedicata all’autorizzazione dei novel food.
La produzione di carne coltivata per l’alimentazione umana ha suscitato un ampio dibattito nel nostro paese. Alcuni sostengono che integrare la nostra dieta con questo nuovo alimento potrebbe essere un vantaggio, altri sono invece più scettici.
Le domande che seguono sono dedicate a raccogliere la sua opinione su questo argomento.
Ci sono 44 domande in questa indagine.